A non essere d’accordo con il perseguimento di questa politica è l’Onu, che ha imposto all’Iran diverse sanzioni, per fare in modo che cessino le azioni connesse al programma nucleare, visto che c’è il timore che questo possa condurre la realizzazione della bomba atomica. Ma l’Iran sembra intenzionato ad andare avanti per la sua strada, convinto che l’energia nucleare possa rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo in vari settori, dall’industria all’agricoltura, dalla medicina al settore energetico vero e proprio.
Lo sviluppo sostenibile per l’Iran passa anche attraverso il nucleare. Lo scopo principale della costruzione del nuovo reattore nucleare sarebbe quello della ricerca scientifica a vantaggio esclusivo della medicina. Il progresso della ricerca medica dovrebbe quindi essere sostenuto dalla produzione di un certo tipo di energia, che alle altre potenze mondiali desta il sospetto sul progetto della costruzione di armi nucleari.
Ma a Teheran è già in funzione un altro reattore nucleare che è alimentato con uranio arricchito al 20%. L’Iran aveva fatto sapere che era disponibile ad effettuare uno scambio per ricevere dall’estero il combustibile necessario, tuttavia non ha esitato a dichiarare che porterà avanti anche all’interno del proprio Stato il progetto di arricchimento dell’uranio.
Immagine tratta da: lanostraenergia.files.wordpress.com
L'Aptenia presenta un'unica difficoltà: la pronuncia del suo nome. Per il resto, si tratta di…
Cresce la lista delle specie marine a rischio. L'ultimo allarme arriva dall'Adriatico: una notizia che…
21 gennaio 1968, un B-52 statunitense precipita in Groenlandia: delle quattro bombe atomiche che trasportava,…