L’Asian Development Bank è una degli artefici di una nuova joint venture che svilupperà e gestirà circa 500 MW di progetti ad energia rinnovabile in India. Stando ai primi dettagli che sono stati resi noti in merito al nuovo accordo che vede la Banca asiatica come co-protagonista, il subcontinente indiano sarà interessato da importanti investimenti in eco-energie per i prossimi tre anni, arco temporale posto come durata di questa prima fase di impiego della joint venture.
Come sopra preannunciato, l’Asian Development Bank sarà solo uno dei partner impegnati nella realizzazione della nuova compagine che si occuperà di gestire tali progetti eco-energetici. Gli altri due firmatari dell’accordo sono l’indiana NTPC, che rileverà il 50% del neonato soggetto e la giapponese Kyushu Electric Power, che rileverà una fetta pari al 25%, lasciando l’altro quarto all’Asian Development Bank.
Complessivamente, l’investimento iniziale sarà pari a circa 160 milioni di dollari, che, per quanto riguarda la sola ADB, sono solo una parte dei 2 miliardi di dollari preventivati per lo sviluppo di progetti ad energie rinnovabili in Asia e nell’area del Pacifico.
La stessa banca asiatica ha commentato con grande soddisfazione la raggiunta intesa con i due partner, ricordando come operazioni di questa tipologia possano fungere da esempio per altri investitori stranieri che stanno guardando con crescente interesse ai settori delle energie rinnovabili indiane.