Secondo un report pubblicato dall’Accademia delle Scienze Sociali, e denominato “Annual Report on Actions to Address Climate Change”, la Cina starebbe confermando i rapidi progressi nella generazione e nell’utilizzo di energie rinnovabili. Le stime che compaiono nel report annunciano un incremento della capacità energetica eolica pari al 100% dal 2006, con una potenza energetica derivante dallo sfruttamento del vento che ha oramai superato i 24 milioni di KW, ponendosi come second leader internazionale, alle spalle degli Stati Uniti.
Contemporaneamente, il governo cinese sta accelerando gli sforzi per costringere le grandi imprese inadempimenti sul fronte del contenimento dell’inquinamento a intraprendere le strade opportune, minacciando (e in alcuni casi, dando seguito) la chiusura delle fabbriche in caso di prolungato mancato rispetto delle norme.
Il report si sofferma, tuttavia, anche sugli aspetti “negativi” della corsa eco-energetica cinese, sostenendo che il governo sta incontrando annosi problemi nell’applicazione di politiche ambientali pienamente compatibili con lo sviluppo industriale, tanto da far sembrare la crescita economica ad alto ritmo come inconciliabile con una policy di tutela ambientale più rigida.
Nonostante quanto sopra, la Cina dovrebbe presto superare gli Stati Uniti nella corsa all’eolico, imponendosi altresì come leader internazionale anche nella maggior parte degli altri segmenti delle energie rinnovabili.
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