Secondo quanto affermato all’interno del Barclays Capital Clean Technology Outlook 2011, gli Stati Uniti impiegheranno circa 20 anni per raggiungere il completo sfruttamento del proprio potenziale solare. Non solo, per il Paese nordamericano si preannuncia uno sviluppo più sostenuto di quello del vecchio Continente, che rimarrà attardato nella corsa alle eco-energie fotovoltaiche.
La ragione di quanto sopra, secondo gli analisti che hanno curato il report, è presto detta: diversi Paesi europei incontreranno difficoltà economiche a confermare o incrementare i necessari piani di incentivi verso il passaggio alle energie rinnovabili, mentre l’industria eco-energetica nordamericana riuscirà a proseguire la propria crescita con regolarità.
Inoltre, un’altra determinante che nuocerà allo sviluppo dell’energia solare europea sarà il rallentamento della “locomotiva” tedesca, con la Germania che subirà un freno alle nuove installazioni fotovoltaiche a causa di una minore domanda.
In sintesi, come conseguenza di quanto sopra, gli Stati Uniti diventeranno nuovamente il polo attrattivo degli investimenti nell’energia solare, rubando spazio all’Europa, e giocandosi in tal modo un ruolo dal leader mondiale con la Cina.
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