Si chiama Heliotrope, ed è un progetto avveniristico consistente nell’edificazione di una struttura “girasole”. In termini più pratici, si tratta di una proprietà immobiliare in grado di girare intorno a sé stesso grazie a un perno centrale: la finalità, come intuibile da queste prime righe, è quella di permettere all’Heliotrope un massimo sfruttamento dell’energia solare, ponendolo sempre nelle migliori condizioni di irraggiamento.
Stando alle caratteristiche di cui sopra, la rete parla già – e non a sproposito! – di edificio – girasole, visto e considerato che l’unità sarebbe in grado di seguire e attrarre l’energia solare sulla base di movimenti flessibili e monitoraggi continui dello scenario di luce circostante. Una struttura pertanto “intelligente”, che riuscirà a produrre maggiore energia degli impianti tradizionali, grazie proprio ai moduli fotovoltaici dinamici.
Secondo le valutazioni dei progettisti, l’Heliotrope sarebbe in grado di produrre livelli di energia anche sei volte superiori a quelli consumati dall’edificio; in altre parole, non solamente l’edificio “girasole” potrà soddisfare autonomamente il proprio fabbisogno energetico, ma potrà anche riuscire nell’alimentazione di strutture circostanti, con ovvi benefici in termini di riduzione dell’impatto ambientale.
L’edificio rotante è stato ideato negli anni ’90 da un architetto tedesco (Rolf Disch), ma solamente negli ultimi anni, complice anche una migliore sensibilizzazione nei confronti delle tematiche ambientali, l’Heliotrope sta prendendo piede con maggiore opportunità di realizzo su più ampia scala. Oltre a una seconda e a una terza versione (ma solo a fini espositivi) presenti in Germania, per l’Expo 2010 di Shanghai potrebbe essere realizzato addirittura un “padiglione – girasole”…
Immagine tratta da greenlineblog.com
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