La Stampa ha recentemente lanciato un interessante spunto di discussione nel ricco contesto delle energie rinnovabili. Secondo il quotidiano italiano, infatti, l’utilizzo dell’energia solare, in Italia, potrebbe portare a un rincaro molto significativo delle bollette. Dietro tale pericolo vi sarebbe una gestione quantitativamente abnorme degli incentivi sugli impianti fotovoltaici, con un allarme che è d’altronde stato lanciato anche da alcuni esponenti politici di spicco appartenenti dall’opposizione, che temono che l’esplosione del solare possa rivelarsi un pericoloso boomerang per le tasche dei consumatori.
Gli incentivi sugli impianti fotovoltaici italiani sono infatti attualmente più o meno il doppio rispetto a quelli tedeschi, ma nonostante ciò la Germania si mantiene stabilmente all’avanguardia europea per quanto concerne la crescita dell’energia rinnovabile utilizzata in ambito domestico e industriale.
L’incremento dell’utilizzo degli impianti fotovoltaici, così installati grazie principalmente alla presenza degli incentivi governativi, permetterà nel solo 2011 di poter installare almeno altri 1.500 MW, che vanno ad aggiungersi ai 7 mila già presenti, con un onere che il quotidiano stima essere, per le tasche dei consumatori, pari a circa 4,4 miliardi l’anno, pari al 10%, o oltre, della spesa elettrica nazionale.
Complessivamente, visto e considerato che gli incentivi hanno una durata di vent’anni, l’onere totale dovrebbe aggirarsi intorno agli 88 miliardi di euro, rendendo le bollette molto più care rispetto all’attuale. Un compromesso tra ecosostenibilità e spesa domestica sarà pertanto presto necessario.
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