Il Commissario UE per l’Energia Guenther Oettinger ha dichiarato che i progetti di realizzazione di generazione di energia solare nel deserto del Sahara permetteranno all’Unione Europea di ridurre, nel tempo, le importazioni di gas e altre fonti energetiche dalla Russia. La notizia è stata riportata dal media internazionale Bloomberg, e subito girata dalle principali agenzie di stampa europee, russe e nordafricane.
Attualmente, infatti, i 27 Paesi membri dell’Unione Europea acquistano circa il 25% del proprio gas naturale dalla russa Gazprom; si è così venuta a consolidare un’accresciuta dipendenza energetica dall’azienda moscovita, per uno scenario che potrebbe cambiare in favore dei Paesi nordafricani.
Oettinger ha voluto ribadire tali concetti riferendosi alla necessità di implementare “piccole dipendenze” energetiche, relazionando le proprie considerazioni alla possibilità di diversificare le fonti in favore del Marocco e della Tunisia, che potrebbero così “sottrarre” quote di importazione dalla Russia.
Concretamente, le valutazioni di cui sopra potrebbero presto confluire nel Desertec, un progetto che, secondo gli auspici, dovrebbe connettere l’Europa al Sahara attraverso cavi ad alta trasmissione di energia prodotta dagli impianti solari e fotovoltaici.
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