Il Sole 24 Ore ci informa di una interessante novità che coinvolge il mondo delle energie rinnovabili. Il quotidiano economico finanziario sostiene infatti che grazie a una ricerca della Cyanine, una start up dell’Università di Torino, presto si potrebbe utilizzare un impianto fotovoltaico che, anziché del tradizionale silicio, faccia uso di una speciale pasta prodotta con i mirtilli e con l’argilla.
Stando a quanto affermato dal direttore scientifico della Cyanine, Giuseppe Caputo, la creazione potrebbe trovare una collocazione commerciale già nel breve termine, visto e considerato che i contatti per la creazione di una rete che gestirà la fase di industrializzazione sarebbero già ben avviati.
Ma quale sarà il giorno in cui l’impianto a mirtilli potrà essere venduto a privati e istituzioni? Secondo le prime proiezioni commerciali, la data più probabile per lo sbarco sul mercato è quella del 2013, anche se non sono esclusi degli anticipi al 2012.
Tra i nomi più papabili che vengono accostati al progetto della Cyanine vi è inoltre quello del gruppo Kinexia, società quotata alla Borsa milanese, che ha affermato di voler investire nello sviluppo di tali impianti fotovoltaici. La Kinexia, sostengono infine le indiscrezioni, non dovrebbe esser affatto l’unico big ad aver effettuato tale esplicita manifestazione di interesse.
Insomma, il futuro del fotovoltaico potrebbe passare anche per l’Italia.
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