Al fine di migliorare l’impatto ambientale delle strutture carcerarie, in alcune parti degli Stati Uniti d’America si stanno sperimentando nuove installazioni ad energia solare, che potrebbero ridurre il consumo energetico da fonti convenzionali, permettendo così anche alle prigioni di svoltare verso un percorso di mantenimento maggiormente ecosostenibile.
Nel solo Colorado, ad esempio, sono ben nove i carceri che hanno installato degli impianti solari fotovoltaici, e altri si stanno organizzando per permettere all’interno delle proprie strutture di ospitare tali unità eco-energetiche.
La motivazione che risiede dietro tale scelta è, come intuibile, duplice: se infatti da una parte è diretta conseguenza l’emersione di un beneficio di natura ambientale, con la riduzione della propria impronta nociva, d’altra parte è abbastanza significativo anche il risparmio conseguibile mediante tali impianti, grazie alle agevolazioni previste dallo Stato.
L’obiettivo a medio termine è quello di rendere le strutture carcerarie completamente indipendenti sotto il profilo energetico, spingendo non solo sul fotovoltaico, ma anche su altre fonti energetiche ecologiche che possano diversificare al meglio gli impieghi green.
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