Nel campo dell’energia solare novità interessanti arrivano dalla fotobioenergia. Si tratta di un progetto che è stato messo a punto dagli studiosi del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e del Lawrence Berkeley National Laboratory. Tutto si basa sulla fotobioenergetica, un metodo innovativo che permette di ricavare energia elettrica attraverso un processo di fotosintesi artificiale che implica l’utilizzo di luce solare, anidride carbonica e acqua. Un metodo che merita di essere approfondito, perché potrebbe portare alla produzione di energia pulita.
La tecnica in questione prende il nome di Watzburg Nanocapsules e ricorre all’uso di nanocapsule contenute in una vernice verde. Nelle nanocapsule si trovano delle particolari molecole che hanno la capacità di modificare la loro forma a seconda dell’acidità dell’ambiente. Quando vengono colpite dai raggi del sole, le molecole in questione assumono forme differenti, emettendo una luce fluorescente, che cambia di colore a seconda della forma assunta dalle stesse molecole. Recenti scoperte su questo processo promettono novità in tema di produzione di energia solare.
I ricercatori hanno infatti capito che i nanocristalli sono capaci di scindere le molecole di acqua in ossigeno e idrogeno. In questo modo si potrebbe procedere a produrre energia in grado di soddisfare le necessità delle abitazioni. Un passo avanti importante nell’ambito del ricorso alle energie rinnovabili.
Allo stesso tempo dunque un risultato straordinario, che potrebbe essere fondamentale per cercare di ridurre l’inquinamento dell’aria. Le fonti rinnovabili costituiscono la speranza per un futuro all’insegna della riduzione delle emissioni.