Secondo gli studi, Milano è una delle città più inquinate d’Italia. Consola sapere che, per lo meno, i servizi pubblici cercano di venire incontro al problema. Dopo il Bike-sharing, iniziativa di mobilità sostenibile molto apprezzata dai cittadini, è arrivato il turno di parlare della metropolitana ecosostenibile. Infatti, da tempo, una buona parte della Linea M1 della metro (la linea ”rossa”, per intenderci) ma anche della tranvia, vengono parzialmente alimentate con l’elettricità ricavata dai pannelli solari. Un “tetto fotovoltaico” innovativo, quello del deposito ATM di Milano Precotto, che con i suoi 23mila mq di superficie diventa il più esteso d’Italia.
I pannelli fotovoltaici montati sul tetto del deposito -realizzati dalla società Dedalo Esco finanziati dal Conto Energia– sono capaci di erogare 1,4 milioni di KW/ora annui. Dall’attivazione di questo sistema ecologico di fornitura di energia, è stato possibile ridurre notevolmente le emissioni di anidride carbonica. Si parla di circa 70mila kilogrammi di polveri inquinanti. Una filosofia che, a nostro avviso, dovrebbe essere estesa non solo ad un tratto ma a tutti i mezzi pubblici milanesi. Che sia già nei piani della Regione?
Intanto, possiamo solo raccontarvi come l’obiettivo di questo programma a zero emissioni sia quello di conteggiare “un risparmio medio di 14 milioni di kWh/anno di energia elettrica tra il 2007 e il 2010“. Come sostiene Elio Catania, Presidente della società di trasporti milanese, il tetto solare di Precotto è “un tassello importante del piano d’efficienza energetica messo a punto da Atm“. Inoltre, con orgoglio, tiene a precisare che questo progetto è in “prima visione” nell’intero panorama europeo. Un primo passo ai quali -speriamo- possano susseguirne molti altri.
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