Secondo quanto sostiene un nuovo report condotto da Bloomberg New Energy Finance per conto della Pew Charitable Trusts, nel 2020 verranno investiti 1,7 trilioni di dollari nelle energie rinnovabili, come il solare, l’eolico, le biomasse o altre forme di generazione di energia elettrica a basso contenuto di carbonio. Vi sembra un volume di impieghi sufficiente? Ebbene, non tutti sembrano essere di questa opinione…
Il report di Bloomberg sostiene infatti che se le politiche energetico-ambientali dei 20 Paesi più ricchi del mondo non subiranno alcuna variazione, il Pianeta maturerà un gap di investimenti nei principali comparti eco-energetici pari a circa 546 miliardi di dollari, che occorre pertanto aggiungere al volume di cui sopra per prevenire cambiamenti climatici giudicati “dannosi” per l’uomo.
Il report sostiene altresì che il Regno Unito diverrà uno dei principali investitori in tecnologie pulite, con un incremento della spesa finalizzata a tale scopo pari al 260% entro il prossimo decennio; nonostante ciò, il Regno Unito non dovrebbe riuscire a mantenersi nel podio dei principali investitori, scavalcato non solo dalla Cina e dagli Stati Uniti, ma anche dall’India.
E, a proposito di principali investitori, la parte del leone la giocherà ancora una volta la Cina, che secondo alcune recenti stime dovrebbe poter garantire investimenti eco-energetici di almeno 90 miliardi di dollari per anno fino al 2020, di cui circa la metà per il solo segmento eolico.
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