Alcune tra le principali compagnie private operanti nel settore delle energie rinnovabili negli Stati Uniti d’America, hanno lanciato un serio pericolo occupazionale sul futuro del comparto eolico e solare. Stando alle protagoniste di questi paventati timori, infatti, se i sostegni e gli incentivi governativi verranno definitivamente meno, nel breve tempo si correrà il rischio di bruciare migliaia di posti di lavoro, che invece avrebbero potuto trovare spazio in questi segmenti a decisa crescita.
A finire nel diretto obiettivo delle preoccupazioni delle compagnie è il programma 1603, una serie di supporti finanziari ai progetti di sviluppo delle energie rinnovabili, che è previsto in scadenza il 31 dicembre 2010, e sul cui futuro aleggiano numerosi dubbi.
Il programma, sostengono gli oppositori ai nuovi benefici per le eco-energie, è tuttavia piuttosto oneroso: stando a una stima compiuta dalla Solar Energy Industries Association, ad esempio, garantire i sussidi per un altro esercizio finanziario significherebbe sopportare una spesa di 1,36 miliardi di dollari da spalmare nel decennio successivo.
Ancora, gran parte delle analisi sostengono che proprio i sostegni governativi sono state la determinante principale del forte sviluppo solare compiuto nel 2010, anno in cui sarebbero stati aggiunti circa 1.000 MW di energia solare, dopo i 470 MW installati nel corso precedente 2009.
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