In seguito alle ultime stime pubblicate sui giornali, negli ultimi giorni si è riproposto il dibattito intorno all’effettivo costo che le energie rinnovabili hanno apportato, e apporteranno, sulle bollette domestiche. Stando alle più recenti analisi, infatti, le energie rinnovabili dovrebbero costare circa 2,7 miliardi di euro a causa dei significativi incentivi predisposti, contro i 3 miliardi di euro di “costo” delle fonti non rinnovabili.
Indubbi, riassumiamo, i vantaggi. Oltre che sul fronte dell’impatto ambientale (certamente non trascurabile), chi utilizza un impianto ad energia rinnovabile – come ad esempio un fotovoltaico – può altresì beneficiare di un risparmio dei costi energetici.
Il lato “negativo” della vicenda si riferisce tuttavia al costo globale degli incentivi, che verrà spalmato su ogni famiglia italiana.
Stando alle stime dell’Autorità per l’Energia, nel 2009 ogni famiglia media nella penisola spendeva circa 22,5 euro all’anno per finanziare lo sviluppo delle energie rinnovabili. Un costo che nel corso del 2010 si è fatto più caro di circa 8 euro, e che nel 2011 dovrebbe ammontare a un totale di 51,3 euro.
Ad ogni modo, gli italiani sembrano voler sopportare questo maggiore onere, dimostrandosi propensi a un rincaro delle bollette energetiche se ciò servirà realmente a migliorare l’impronta ecologica nazionale.