La società Silfab Spa ha annunciato di voler incrementare i propri impieghi nelle energie rinnovabili. A tal fine, oltre a confermare la solita attenzione per il panorama internazionale dei principali comparti eco-energetici, la compagnia ha deciso di dare il via libera all’acquisizione del 10% del capitale societario della Idrofin, una società che ha il proprio core business nello sviluppo di impianti idroelettrici nell’Europa dell’Est e, in particolar modo, in Romania.
Gli analisti hanno interpretato positivamente questa mossa, definendola come un’azione molto importante nell’avanzamento della compagnia in questo segmento, “altamente lucrativo e con un grado di rischio di mercato relativamente basso”.
L’investimento consente inoltre a Silfab di entrare “ufficialmente” in Romania, dove la Idrofin, attraverso la propria controllata Hidrogest Energia, è alle prese con lo sviluppo di un progetto da 60 milioni di euro, che realizzerà una rete di mini impianti idroelettrici da 23 MW, e che, una volta completato, sarà in grado di generare 76 milioni di kWh.
Oltre al progetto in corso e oltre a tre impianti idroelettrici già pienamente operativi lungo il fiume Barbat, la Idrofin sta cercando di sviluppare un nuovo impianto idroelettrico sul fiume Droba, in grado di generare una capacità energetica annua pari a 6,6 MWp, frutto di un flusso d’acqua che può raggiungere i 2.200 litri per secondo, e con una produzione annua stimata pari a 26,03 GWh.
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