Come ogni anno, Legambiente ha sviluppato e reso pubblico il proprio report sui Comuni Rinnovabili. Contrariamente a qualche timore della vigilia, l’immagine italiana che fuoriesce dal Rapporto annuale non risulta esser sostanzialmente deteriorato sul fronte energetico, dimostrando anzi come i piccoli e i medi centri abitati si stiano dando molto da fare per supportare una loro crescita maggiormente ecocompatibile.
Ma veniamo ai numeri. Il primo dato che colpisce è quello dei comuni che – all’interno delle rispettive aree urbane – ospitano almeno un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili, e in particolar modo solare.
L’edizione 2010 ribaltava un dato relativo all’esistenza di poco meno di 7 mila comuni “eco-energetici” (per l’esattezza, 6.993), mentre l’edizione 2011 del Rapporto trascina il dato a quota 7.661 municipi, con una crescita che sfiora la doppia cifra.
Come sopra anticipato, la stragrande maggioranza dei comuni eco-energetici si è dedicata al solare, anche se non mancano le installazioni di biomasse e biogas (circa una ogni sette comuni), quelle mini-idroelettriche, l’eolico e le sonde geotermiche.
Il fotovoltaico è comunque regina delle energie rinnovabili, trovando spazio all’interno dell’89% dei Comuni italiani. Leadership incontrastata per il comune di San Bellino, a Rovigo, con una media di 58,4 MW ogni 1000 abitanti.
Il documento di Legambiente è disponibile a questo collegamento:
Rapporto Comuni Rinnovabili 2011
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