Le energie rinnovabili possono essere davvero la chiave di volta per risolvere la crisi economica e occupazionale che sempre più affligge i giovani del nostro Paese? Qualcosa sembra dire di sì. Sono infatti sempre di più i ragazzi che scelgono di specializzarsi in materie come ingegneria elettronica o elettrica per garantirsi un posto di lavoro stabile.
Con i tagli agli incentivi per le rinnovabili e con la questione del Quarto Conto Energia, il timore era che il mercato dell’energia pulita e i relativi sbocchi occupazionali vedessero un significativo crollo. Sicuramente rispetto ai dati del 2010 in cui la produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia si è attestata intorno al 22,8% c’è stata una significativa diminuzione, ma il settore sembra aver comunque retto abbastanza. C’è da dire, comunque, che l’impossibilità di realizzare impianti fotovoltaici a terra a creato non pochi problemi a molte aziende, che hanno dovuto chiudere i battenti, ma chi è riuscito a riconvertire la produzione e ad apportare ulteriore innovazione tecnologica è stato premiato.
La ricerca e lo sviluppo, infatti, sono infatti un ambito da sostenere in un settore -come quello delle energie rinnovabili- che vive proprio di novità per potenziare lo sviluppo sostenibile. Una recente intervista ai neoassunti in aziende leader del settore fotovoltaico, geotermico ed eolico ci permette di scoprire più da vicino la loro storia, una storia fatta di aspirazioni e di soddisfazioni.
L’energia pulita dimostra così di essere non solo il futuro del nostro Pianeta Terra ma anche quello delle nuove generazioni che lo popoleranno.
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