Il Canada, già secondo produttore al mondo di energia idroelettrica, ha deciso di premere il pedale dell’acceleratore sull’implementazione di nuovi progetti di sfruttamento di questa energia rinnovabile. L’obiettivo non solo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico nazionale, bensì anche quello di esportare l’energia pulita verso gli Stati Uniti, dove la richiesta di risorse energetiche green continua a crescere con il passare dei mesi, soprattutto da parte di alcune grandissime imprese locali (Intel, a tal proposito, è stata recentemente dichiarata l’utilizzatrice di eco-energie più importante del Nord America).
Il futuro dell’idroelettricità canadese sembra inoltre diventare sempre più roseo a discapito di altri settori energetici maggiormente inquinanti, che il governo federale vorrebbe scoraggiare introducendo nuove leggi per contrastare l’emissione di gas nocivi nell’ambiente, a vantaggio evidente dei segmenti ad energia rinnovabile.
E così, a sorridere per l’evoluzione dello scenario idroelettrico sono soprattutto le principali società produttrici del settore (come ad esempio la Hydro-Quebec), che hanno avuto modo di siglare degli accordi di riferimento con diversi Stati settentrionali degli USA.
Per quanto riguarda l’attuale stato di salute dell’energia idroelettrica del Canada, la CHA (Canada Hydropower Association) sostiene che nel Paese sarebbero installati circa 475 impianti di sfruttamento dell’energia idroelettrica, con una capacità di oltre 70 mila MW, e con un potenziale “nascosto” e da utilizzare pari a circa 163 mila MW.
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