Secondo una stima pubblicata dal governo italiano, la capacità di produzione di energia rinnovabile nel Paese sarebbe cresciuta dell’11% rispetto a quella rilevata alla fine dello scorso 2009. Di conseguenza, pare che le energie rinnovabili riescano, da sole, a soddisfare circa un quinto del fabbisogno energetico della nazione, con una prospettiva di crescita nel breve periodo, determinata dalle nuove installazioni già in fase di programmazione e di successiva predisposizione.
I dati ufficiali riferiscono infatti che il peso delle energie rinnovabili sul totale è pari al 19%: una proporzione che colloca l’Italia pressoché in linea con gli obiettivi comunitari, che richiedono che i Paesi membri UE soddisfino il 26% del loro fabbisogno energetico da rinnovabili entro il 2020.
L’incremento dell’importanza del peso delle rinnovabili sul totale energetico italiano è stato guidato principalmente dalle nuove installazioni di impianti di sfruttamento dell’energia eolica, che rispetto al 2009 hanno fatto riscontrare un incremento pari al 40%, permettendo al vento di divenire la seconda fonte energetica rinnovabile per importanza.
In netto miglioramento anche lo scenario riguardante la produzione di energia solare. Rimane piuttosto vasto, tuttavia, il gap che separa l’Italia dalla Germania, leader di questo settore.
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