Se fosse una maratona, potremmo dire che la Cina ha oramai preso il largo, e si avvia indiscutibilmente a confermare la propria leadership, staccando i rivali, guidati dagli Stati Uniti. Sebbene non sia una corsa, ma una strada – quella dello sviluppo delle energie rinnovabili – il concetto è sempre lo stesso: il Paese asiatico sembra infatti sempre più irraggiungibile in quanto a investimenti e capacità di sviluppo tecnologica nei principali comparti delle eco-energie.
Dal canto loro, gli Stati Uniti – che avevano “guidato” questo percorso fino allo scorso anno, sembrano arrancare alle spalle della Cina, i cui record di spesa e di investimento nell’industria eolica hanno rappresentato un nuovo traguardo ecocompatibile.
Da soli, infatti, gli investimenti eolici cinesi hanno pesato per circa la metà di tutti i fondi impiegati al mondo nell’impiego in questo comparto eco-energetico, con un volume intorno ai 10 miliardi di dollari, su un totale mondiale di 20,5 miliardi di dollari.
Ad ogni modo, gli Stati Uniti potrebbero contenere la perdita di terreno dal gigante asiatico proprio sfruttando la Cina come locomotiva: alcune compagnie del Paese orientale hanno infatti siglato accordi e intese con partner statunitensi (soprattutto in California) creando delle sinergie piuttosto interessanti sul medio termine.
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