Uno dei grandi problemi di un adeguato sfruttamento dell’energia solare, è la necessità di dover installare degli impianti spesso molto estesi, che vanno ad occupare aree extraurbane, e che difficilmente, pertanto, potrebbero essere impiegati in maniera congrua all’interno dei perimetri delle città, e in particolar modo di quelle a maggiore densità di case ed esercizi di natura commerciale.
Ecco che, allora, non sorprende che lo studio realizzato da un team di ricercatori del MIT stia attraendo gli interessi di numerosi operatori pubblici e privati del settore, speranzosi di poter presto annoverare nuove tecnologie che possano permettere un sostanzioso incremento dell’efficienza degli impianti solari.
Stando a quanto rivelato dalla squadra di ricercatori del MIT attualmente impegnata a percorrere tale percorso di sviluppo, infatti, sarebbe possibile sfruttare le nanotecnologie per realizzare unità fotovoltaica in grado di concentrare la luce del sole con un tasso di efficienza superiore di 100 volte rispetto ai tradizionali metodi fotovoltaici.
Quanto sopra vuol dire, in estrema sintesi, che gli impianti fotovoltaici potrebbero presto divenire più piccoli e potenti, e potrebbero pertanto trovare ampio spazio anche in luoghi con minore disponibilità di spazio libero.
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