Anche se i comparti principali delle energie rinnovabili (eolico, solare, ecc.) sono ben lungi dall’esaurire il proprio margine di crescita, è già a buon punto lo studio condotto al fine di scovare nuove fonti eco-energetiche apparentemente sorprendenti. Su tale strada si sono introdotti i ricercatori dell’Università dell’Arkansas, secondo cui, ad esempio, una prossima frontiera delle energie rinnovabili potrebbero essere le foglie cadute dagli alberi.
Stando ai ricercatori dell’Università americana, infatti, sarebbe possibile sfruttare le foglie morte per ottenere risorse energetiche a buon prezzo, mediante una lavorazione che si sta attualmente cercando di ricreare in maniera efficiente all’interno del laboratorio dell’istituto statunitense.
Attraverso la lavorazione di questi componenti naturali sarebbe infatti possibile estrarre degli elementi alla base della produzione del metano, a sua volta componente principale del gas naturale.
Non solo foglie, comunque: secondo i ricercatori, sarebbe possibile ottenere gas naturale da un’ampia serie di elementi di scarto e di rifiuto, con la conseguenza di generare nuove fonti di energia rinnovabile con componenti a portata di mano, o quasi.
Presto, pertanto, potrebbe divenire superflua l’attività di trivellazione al fine di trarre nuovi giacimenti naturali, sostituiti da elementi naturali di più facile accesso.
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