Sono state appena pubblicate le nuove stime sulla capacità nostrana di produrre energia da fonti pulite e rinnovabili: stime che si allungano sull’arco di due decenni, e che rivelano come l’Italia sia potenzialmente in grado di produrre il 45% dell’energia complessiva da eco-energia entro il 2030. A dirlo, il Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile Edo Ronchi.
Certo è che, a guardare i dati di partenza, e analizzare le difficoltà per una migliore implementazione delle unità di sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile in Italia, questo obiettivo sembra ben lungi dal poter essere raggiunto. Nel corso dei due prossimi decenni, tuttavia, molto potrebbe cambiare nell’ottica di un miglior approccio al mondo delle energie rinnovabili, modificando significativamente le capacità produttive italiane.
Altrettanto certa sembra inoltre essere la decisività del fattore tempo. Qualora si voglia realmente raggiungere il target di cui sopra, pare ovvio che le azioni più importanti debbano essere programmate già nei primissimi anni del decennio entrante, affinchè si possa realizzare gran parte dell’investimento necessario nel corso del periodo 2011-2020.
Quanto sopra è ancora più vero se si pensa che l’obiettivo comunitario è quello di raggiungere una capacità produttiva da fonti rinnovabili pari al 30% del complessivo entro il 2020. Nel 2030 l’Unione Europea si dice meno certa nel poter compiere previsioni attendibili, ma c’è chi si è sbilanciato nell’auspicare un bel 50% di eco-energie sul totale delle energie di fabbisogno…
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