Secondo quanto sostenuto dalle autorità locali, Abu Dhabi potrebbe adeguatamente raggiungere gli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili alla scadenza prevista per il 2020. Il target cui facciamo riferimento è pari al 7% della produzione di eco-energie rispetto al totale dell’energia prodotta all’interno dell’area in oggetto.
Si tratta, come evidente, di un obiettivo inferiore rispetto a quanto stabilito da altre nazioni del globo e, anche senza far alcun riferimento al continente europeo, è possibile effettuare qualche confronto piuttosto sfavorevole, per Abu Dhabi, anche in ambito medio-orientale o nordafricano.
Stando alle autorità locali, ad ogni modo, l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili supererà il 7% entro il 2020, e il solo segmento solare riuscirà a produrre tale proporzione nel breve termine. Complessivamente, le fonti energetiche alternative dovrebbero riuscire a fornire circa 1.000 MW nel corso dei prossimi anni.
A supporto delle convinzioni delle autorità di Abu Dhabi è intervenuta negli scorsi giorni anche il Segretario di Stato USA Hillary Clinton, che proprio nell’area oggetto di importanti investimenti eco-energetici ha potuto effettuare una visita, affermando l’essenzialità di tali impieghi sul fronte delle energie rinnovabili anche per quanto concerne i positivi impatti occupazionali.