Nelle scorse settimane siamo intervenuti più volte nel dibattito sul costo delle energie rinnovabili sui singoli consumatori di energia italiani. Un dibattito particolarmente aspro, poichè da una parte vi sono i fervidi sostenitori dello sviluppo eco-energetico, e dall’altra vi sono coloro che invece contestano la convenienza economica degli incentivi e, in generale, dello sfruttamento delle energie rinnovabili.
Sul tema non poteva che intervenire anche Legambiente, una delle associazioni ambientaliste più importanti in Italia, secondo cui l’incidenza delle fonti rinnovabili sulle bollette degli italiani si aggirerebbe intorno ai 2,5 euro al mese.
Una cifra pertanto contenuta, che Legambiente ribadisce attribuibile alle bollette dei consumatori della penisola i quali, d’altronde, secondo diversi sondaggi avrebbero già espresso la propensione nei confronti della sopportazione di un maggior onere per garantire al Paese uno sviluppo delle energie pulite e rinnovabili.
Legambiente passa poi al contrattacco rispetto alle polemiche sorte negli ultimi tempi, sottolineando come l’incremento dei costi delle bollette andrebbe riferito principalmente alla dipendenza petrolifera, e come le discussioni alimentate nelle scorse settimane siano particolarmente fuorvianti nei confronti della chiarezza informativa a favore dei cittadini.