Stando a quanto riporta la stampa locale, il governo thailandese avrebbe inserito le energie rinnovabili all’interno della propria Agenda, auspicando la predisposizione di programmi di sviluppo per questi comparti energetici. Ad affrettare i piani di crescita nel settore sarebbe stato l’incremento del prezzo del petrolio, e il suo mantenimento su elevate soglie di volatilità.
Di conseguenza, il 2011 è stato definito come un anno “d’oro” per le energie rinnovabili della Thailandia, con il consumo delle varie fonti di eco-energia che riusciranno ad arrivare al 12% o al 14% del totale dell’energia prodotta all’interno del Paese.
Ma quale sarà il principale comparto eco-energetico ad esser interessato dagli investimenti thailandesi? Secondo quanto è possibile prevedere, ad oggi non vi sarebbero grandi dubbi, e l’energia solare sarebbe la principale candidata ad attrarre impieghi da parte degli operatori privati e pubblici.
Pertanto, il Diparimento per lo sviluppo delle energie alternative avrebbe tracciato già qualche rotta utile, preannunciando di voler rivedere i regolamenti che consentono l’installazione degli impianti fotovoltaici sulle abitazioni private, e quelli che invece approvato l’installazione di impianti di energia solare ad utilizzo commerciale o industriale.
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