Una nuova stima realizzata dal Dipartimento britannico per l’Energia e il Cambiamento Climatico sostiene che l’industria delle energie rinnovabili, durante il periodo autunnale, avrebbe generato la massima contribuzione storica al soddisfacimento energetico dell’intero Regno Unito, con un peso pari all’8,6% di tutta l’elettricità utilizzata nel corso del terzo trimestre dell’anno.
Il risultato è comunque significativo, anche se – occorre osservare – si colloca al di sotto dei target posti dal governo locale, che per il 2010 si augurava che le fonti energetiche rinnovabili potessero avere un peso sull’energia complessivamente utilizzata nel Regno Unito pari ad almeno il 10%.
Sono ad ogni modo molto positivi i ritmi di incremento nella produzione di energie rinnovabili, la cui fornitura all’economia britannica è cresciuta del 23,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un vero e proprio boom dell’eolico: gli impianti di generazione energetica dallo sfruttamento del vento hanno infatti garantito un incremento del 36,9% su base annua.
L’obiettivo a medio lungo termine si sposta ora al 2020, periodo nel quale il 15% del fabbisogno energetico britannico sarà soddisfatto – o almeno così si spera – attraverso le energie rinnovabili.
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