La Germania si è aggiudicata, senza particolari sorprese, la palma di nazione più attiva nel settore dell’energia solare e fotovoltaica europea, diventando altresì uno dei leader mondiali, nonostante un livello di irraggiamento che non può certamente essere paragonato ad altri Paesi con territorio più favorevole in tal senso.
In questo ambito, la società Seeger, operante nel settore delle biomasse, avrebbe annunciato di attendersi almeno 300 miliardi di euro di investimenti nelle energie solari e, più in generale, in tutti i comparti delle energie rinnovabili tedesche, con un arco temporale che riguarda i prossimi tre o quattro anni.
Inutile dire che, visto e considerato anche l’ambito di appartenenza della Seeger, che gli impieghi possano riguardare prevalentemente le biomasse, fonte dal quale la Germania trae circa il 60% della propria energia.
La notizia previsionale di cui sopra, riportata in primis dal Frankfurter Allgemeine Zeitung, e rimbalzata su più vasta scala da Bloomberg, non fa tuttavia riferimento ad alcuna fonte dalla quale Seeger ha tratto tali elementi.
L’amministratore delegato della società, Thomas Krause, ha però precisato che le previsioni sono attendibili e che la propria azienda mira a incrementare le vendite e gli utili di circa 20% entro la metà del decennio.
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