In tema di energie rinnovabili, più volte abbiamo affermato come un miglioramento delle condizioni sistemiche non possa essere raggiunto se non operando sulla comunicazione ambientale, e su un cambiamento culturale ecologico che inizi soprattutto dalle generazioni più giovani. In Spagna, a tal proposito, qualche primo risultato significativo lo si sta producendo, come confermato i dati diffusi dall’Osservatorio per la Mobilità Metropolitana.
L’Osservatorio dichiara infatti che grazie alla preferenza per il trasporto pubblico conferita da un numero crescente di cittadini, soprattutto nelle aree metropolitane di maggiore affluenza, la Spagna avrebbe complessivamente risparmiato oltre 2,5 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 nel solo 2008, quale risultato del benefit conseguito con 3,247 milioni di viaggi con il trasporto pubblico (treno e autobus), anziché con le autovetture private.
I risultati dello studio hanno avuto ampio risalto in Spagna, e sono stati valutati positivamente dalle principali associazioni di settore. I dati diffusi sono d’altronde piuttosto rappresentativi, visto e considerato che sono il risultato di un monitoraggio che ha coinvolto 21 aree urbane, con il conseguente interessamento di 23 milioni di persone (poco meno della metà della popolazione della Spagna).
Il mezzo di trasporto prediletto rimane comunque l’automobile; nelle metropoli di maggior ampiezza, come Madrid e Barcellona, cresce tuttavia il numero di coloro che preferiscono recarsi nel luogo di lavoro attraverso i sistemi di trasporto pubblico. Nei centri più piccoli, invece, la percentuale che si reca al lavoro con i mezzi propri rimane ancora superiore al 60%.
Immagine tratta da flickr.com
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