Una tartaruga Liuto, del peso di circa 300 chili, è stata trovata morta nelle acque a largo di Viareggio, in provincia di Lucca.
Qualche giorno fa, una drammatica scoperta è stata fatta nelle acque della Versilia, a largo delle coste di Viareggio, in provincia di Lucca. Un enorme tartaruga Liuto, del peso di circa 300 chili, è stata trovata morta.
La testuggine è stata vista impigliata in una cima subacquea che le impediva di muoversi. Dopo l’avvistamento, il personale dell’Unità Navale della Guardia di Finanza si è immerso e liberato l’esemplare trasportandolo sino al porto. Purtroppo, per la tartaruga era ormai troppo tardi. Ora verranno effettuati degli accertamenti sulla carcassa per determinare la causa della morte.
Viareggio, trovata morta una tartaruga Liuto: esemplare di circa 300 chili
Una tartaruga Liuto, appartenente alla specie Dermochelys coriacea, è stata trovata morta nelle acque a largo di Viareggio (Lucca). La drammatica scoperta è avvenuta mercoledì nel mare della Versilia, dove l’enorme esemplare era stato visto nuotare nei giorni precedenti.
A fare la triste scoperta è stato il personale dell’Unità Navale della Guardia di Finanza di Marina di Carrara che, secondo quanto riporta una nota del Wwf, ha notato la testuggine impigliata in una cima subacquea che le impediva di muoversi e di galleggiare. A quel punto, i finanzieri si sono immersi ed hanno liberato l’esemplare portandolo verso il porto di Viareggio, dove è stato sollevato con una gru. Purtroppo, la tartaruga era già morta. Le foto del recupero sono state pubblicate su Facebook dal Centro didattico Wwf dei Ronchi.
La carcassa è stata trasferita presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Pisa, dove verranno eseguiti gli accertamenti per determinare la causa della morte della tartaruga.
La tartaruga Liuto
Quella Liuto è la tartaruga più grande presente sul Pianeta ed è nota per essere priva di guscio corneo, oltre che per le sue dimensioni. Alcuni esemplari possono superare i 450 chili di peso e la lunghezza di 260 centimetri. Solitamente vive nei mari caldi e spesso si avvicina alle coste per cacciare o per riprodursi. Sono diversi gli avvistamenti in Italia di esemplari adulti. Purtroppo, la sua esistenza è sempre a rischio per via della pesca accidentale e per l’inquinamento dei mari, anche se negli ultimi anni il pericolo di estinzione è stato abbassato da specie in pericolo critico a vulnerabile.