Problematiche legate alla realizzazione di progetti eolici negli Stati Uniti: lo stato di New York ha preso una decisione che potrebbe comprometterne la costruzione.
La ricerca di soluzioni più green per la produzione di energia sta coinvolgendo sempre più nazioni. Pale eoliche, impianti fotovoltaici si stanno diffondendo a macchia d’olio in questi ultimi anni in modo da ridurre le emissioni di carbonio, nel processo noto, appunto, come decarbonizzazione.
Prendendo in esame le pale eoliche, il loro numero sta crescendo in maniera significativa a livello globale con la creazione di veri e propri parchi eolici anche off shore, ovvero realizzati in mare. Ultimamente, però si stanno registrando delle problematiche nella realizzazioni di progetti in tal senso.
Prima in Germania, a causa dei trasporti, ora negli ultimi giorni a New York: il Governo, difatti, avrebbe respinto una proposta presentata dagli sviluppatori di energia eolica offshore che stanno dovendo affrontare il rincaro dei prezzi a livello mondiale.
Nuove problematiche legate alla realizzazione dei progetti legati alle pale eoliche. Qualche giorno fa, lo stato di New York ha respinto la proposta presentata da alcuni sviluppatori di energia eolica offshore relativa ai prezzi per la fornitura di energia.
In particolare, le aziende Orsted, BP ed Equinor avevano richiesto di aumentare il prezzo dell’elettricità, prodotta attraverso le pale eoliche installate in mare, sui contratti che verranno siglati in futuro.
Una proposta che deriva dai rincari che hanno investito anche questo settore: gli aumenti di materie prime e componenti ha praticamente costretto gli sviluppatori a richiedere una somma di denaro più alta per l’energia elettrica prodotta non riuscendo più a coprire i costi per via dell’inflazione.
Il rifiuto, però, come riporta l’agenzia Reuters, potrebbe avere un peso determinante costringendo le aziende a rivedere i progetti o addirittura ad annullarne la realizzazione. Si tratta di una situazione già verificatasi in Massachusetts, dove alcune aziende avevano avviato delle trattative per rinegoziare i contratti per quanto riguardava quattro progetti eolici offshore e altri 86 sulla terraferma.
Per New York l’annullamento dei progetti comprometterebbe gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 in tema di energia rinnovabile e quelli prefissati entro il 2040 sulle emissioni nell’atmosfera.
Sul punto si sono espressi gli stessi sviluppatori. Il portavoce di Orsted, ai microfoni di Reuters, ha spiegato come la realizzazione di Sunrise Wind, parco eolico offshore da circa 924 MW, sarebbe messa a repentaglio dalla decisione e dall’aumento dei costi. Secondo i dati il parco dovrebbe essere in grado di rifornire un totale di circa 600mila famiglie e creare circa 800 posti di lavoro.
Anche Equinor Renewables Americas, a lavoro su tre progetti negli Usa, ha affermato come sia necessario che questi abbiano una sostenibilità finanziaria per poter essere portati a termini.
Infine, la New York Public Service Commission ha motivato la scelta del rifiuto dichiarando che una risposta positiva alla proposta avrebbe comportato un aumento del 6,7% nelle bollette della popolazione della Grande Mela che, già ad oggi, risultano essere tra le più care a livello globale.
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