[aptica-gallery id=”56307″]L’equinozio d’autunno 2014 cade il 23 settembre, data che segna l’inizio dell’autunno, almeno dal punto di vista astronomico. Con il termine equinozio viene indicata una durata quasi esatta delle ore di luce e di quelle di buio. Il tempo comincia a farsi più variabile e lentamente si ha il passaggio verso una stagione più fredda, caratterizzata dalla presenza di piogge e di nuvole.
L’equinozio
Nella fase dell’equinozio, che avviene in due giorni precisi dell’anno, i raggi del Sole si trovano perpendicolari all’asse di rotazione terrestre e all’equatore e proprio per questo motivo sono in grado di illuminare allo stesso modo tutta la parte del nostro pianeta che è esposta al Sole. Gli equinozi ricorrono a circa 6 mesi di distanza l’uno dall’altro e, precisamente, a marzo e a settembre nel nostro calendario. Nell’emisfero boreale l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno e l’inizio della stagione primaverile; con quello di settembre si ha la fine dell’estate e il passaggio all’autunno. Il contrario accade nell’emisfero australe, dove l’autunno inizia con l’equinozio di marzo. Per comprendere la posizione del Sole particolare che viene assunta nel momento dell’equinozio, bisogna ricordare che l’asse di rotazione terrestre non si trova perpendicolare al piano di rivoluzione che la Terra compie intorno al Sole, perché questo si trova di solito inclinato. Tutto ciò comporta la variazione dell’incidenza della luce del Sole, che non incide mai con la stessa angolazione. L’unica eccezione è proprio agli equinozi. Le uniche variazioni nella durata del giorno e della notte possono essere dovute ad alcune peculiarità che sono determinate dall’atmosfera terrestre.
Il moto del Sole
Se ci fosse un potenziale osservatore sull’equatore, avrebbe la possibilità di vedere come agli equinozi il Sole sorga e tramonti rispettivamente all’Est e all’Ovest geografico, mentre a mezzogiorno si trova allo zenith. Tutte queste condizioni comportano una durata del giorno identica a quella della notte. Il centro del disco solare si trova sopra l’orizzonte per 12 ore consecutive. Dobbiamo, comunque, considerare il fenomeno di diffusione atmosferica. E’ proprio questo che determina il fatto che la Terra sia illuminata da mezz’ora prima che sorga l’alba a circa un’altra mezz’ora dopo che avviene il tramonto. Sia nell’equinozio dell’autunno che in quello di primavera, il Sole passa al Sud del tropico del cancro e al Nord di quello del capricorno. Durante gli equinozi accade che, rispettivamente nell’emisfero boreale e in quello australe, dopo marzo il periodo di luce è maggiore rispetto a quello di buio e dopo settembre nell’emisfero Nord il periodo di buio è più breve, mentre al Sud diventa maggiore. Il momento in cui cadono gli equinozi è importante anche dal punto di vista culturale, perché da essi dipendono, per esempio, alcune festività, come quella dell’Annunciazione, e il calcolo del giorno di Pasqua nella Chiesa cristiana. In particolare la Pasqua cade sempre la prima domenica dopo la prima luna che segue l’equinozio di marzo.
Foto di: Roberto Taddeo, Giorgio, efilpera, mbeo, Giuseppe Moscato, Maritè Toledo, Carlo Lagorio, Shock2006, mbeo, pontla, Antonio Castagna, BORGHY52, Cinzia A. Rizzo, luigi alesi, bass_nroll, Jody Sticca, Raffaele Birnardo, Giacomo Carena, Giovanni Orlando, elisa greco.
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