L’equinozio di primavera segna l’arrivo della bella stagione e con essa anche la presenza nel nostro Paese delle rondini, gli uccelli migratori che arrivano dall’Africa, cercando nel nostro territorio le risorse alimentari adeguate. Ormai da 25 anni l’Ispra ha avviato un progetto dal titolo “Piccole isole”. Si tratta dell’attuazione di una rete di rilevamento che ha volontari sparsi in tutti i Paesi del Mediterraneo.
A cura di Gianluca Rini
Grazie a questa rete si possono studiare tutti i problemi relativi alla migrazione dei volatili dall’Africa verso l’Europa. Lo studio ha permesso di riscontrare che le rondini stanno cercando di rispondere agli effetti dei mutamenti climatici e alla primavera sempre più precoce.
Ma come fare, se vogliamo osservare le rondini? Durante i mesi di marzo, aprile e maggio ci sono delle specifiche aree del nostro Paese, indicate dalla Lipu, che sono particolarmente adatte per l’osservazione degli uccelli migratori.
Una delle zone particolarmente indicate è la riserva della palude Brabbia, nel nord Italia, che ospita il falco di palude, il falco pecchiaiolo e anche il nibbio reale. A nord di Ravenna si può segnalare anche il parco del Delta del Po, che oltre alle rondini, consente di assistere alle migrazioni dell’airone rosso e di alcune specie di uccelli acquatici, come la moretta tabaccata o la spatola.
Da non dimenticare è la riserva Chiarone-Massaciuccoli, all’interno del parco regionale Migliarino. Si tratta di un sito lacustre che ospita specie di anatre dirette in nord Europa. Infine un altro punto del nostro Bel Paese per ammirare gli spostamenti migratori degli uccelli è costituito dal Capo d’Otranto e dai laghi Alimini, con specie come l’albanella minore, la gru, il nibbio bruno e la cicogna bianca.
Le rondini stanno per arrivare, le iniziative per proteggerle
Le rondini stanno per arrivare in Europa e si moltiplicano in questo periodo le iniziative da parte delle associazioni ambientaliste per accoglierle al meglio. Una rondine non farà primavera, ma prepararsi all’arrivo di 16 milioni di coppie di rondini è un comportamento che tutti dovremmo adottare, per cercare di fare del bene all’ambiente in cui viviamo.
Anche perché quella delle rondini è una specie migratoria che viene considerata in pericolo e può essere vista come un elemento importante per monitorare lo stato della biodiversità nel mondo.
Per questo motivo è importante preservarne lo stato e riservare alle rondini un’accoglienza impeccabile. La Lipu ha deciso di prendere parte per esempio ad un progetto educativo molto importante di Birdlife International.
Si tratta di “Spring Alive”, dedicato proprio alle rondini e ad altre specie tipiche della stagione primaverile, come il cuculo, il gruccione e la cicogna bianca. L’obiettivo è quello di realizzare una sorta di censimento aperto a chiunque avvisti un esemplare di queste specie.
La presenza di una rondine può essere segnalata sul sito springlive.net, per realizzare un database e monitorare in tempo reale la salute delle rondini. Ma bisogna fare attenzione, con dei comportamenti ecoresponsabili che tutti possiamo attuare.
A partire dall’evitare la distruzione dei nidi delle rondini facendo lavori nelle grondaie o nei sottotetti delle case. E’ questo in particolare l’appello fatto dal Comune di Roma.
Questo perché dobbiamo salvaguardare una specie in pericolo, come avverte Claudio Celada, direttore dell’area conservazione natura della Lipu: “C’è una drastica diminuzione nella specie di tre o quattro punti percentuali ogni anno. Le cause sono numerose, come per altri animali, di sicuro c’entrano il tipo di coltivazioni e i cambiamenti climatici, come per altre specie”.