Sempre più persone hanno scelto di avere, nel proprio terrazzo, delle piante aromatiche. Ma queste possono avere dei terribili problemi
Chi non ha lo spazio, nella propria casa, la possibilità di creare un orto in cui coltivare molti ortaggi spesso e volentiere decide di optare (o di accontetarsi) di alcuni vasi ricchi di erbe aromatiche come basilico, rosmarino, alloro, erba cipollina, menta e tantissime altre varietà. Queste oltre essere molto belle da vedere, riempiono la casa (e il balcone) di ottimi profumi ma soprattutto permetteranno di avere un aiuto in più in cucina.
Malattie delle piante aromatiche
Una delle malatti, abbastanza comuni per le erbe aromatiche, è lo oidio. Ovvero un fungo che rilascia una sottile polvere su foglie, steli e fiori. E’ importante, qualora questo dovesse comparire, eliminare subito le parti infetti e effettuare un drenaggio alla pianta. Ma non solo perché poi è importante posizionare la pianta in un luogo in cui questa possa godere di una buona circolazione dell’aria. In questo casa l’innaffiatura deve poi effettuata solo in mattinata dall’alto, così da permettere una migliore asciugatura della pianta. Per eliminarlo, poi, può bastare una soluzione composta da un litro di acqua e un un cucchiaino di bicarbonato.
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Altro fungo molto infetto è la peronospora, nota anche come il killer del basilico. Questa è estremamente diffusa in un clima umido. Un segno della presenza di questa malattia è lo scolorimento della parte superiore della foglia, mentre quella inferiore presenta muffe bianche o grigie. Questa malattia purtroppo non ha cure e dunque bisognerà distruggere la pianta. Meno problematica è invece la macchia nera. Questa non uccide la pianta però la indebolisce e la rende una facile preda per altre malattie. Altro fungo contagioso è la fusariosi. Questo si trova nel terreno ed ha conseguenze devastanti per la pianta. Lo stelo, infatti, si annerisce e successivamente si sviluppa marciume. Le foglie, altresì, diventano rachitiche e la pianta tende a seccarsi. Anche in questo caso bisogna rimuovere le piante infette e distruggerle. Ma attenzione a non rimpiantare la stessa specie su quel terreno per i prossimi 5 anni.
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Da non sottovalutare, poi, la muffa fuliggionosa o melata. Ovvero un residuo appicicoso rilasciato da alcuni insetti, come afidi e cocciniglie, sulle piante. Questa sostanza è estremamente dannosa perché impedisce la corretta fotosintesi, portandola velocemente al deperimento. Infine l’ultima malattia che può colpire una pianta aromaticha è la ruggine. Questa è un’infezione funginea che deve il suo nome dal colore che la pianta sviluppa quando malata. Per curarla esistono dei funghicidi in commercio, ma se la situazione dovesse divenire troppo estrema bisognerà rimuovere e distruggere la pianta.