Per avere sempre l’erica rigogliosa e sana, il segreto sta tutto nel terriccio: scorpi l’ingrediente che non può mancare al suo interno.
Siamo entrati nel cuore dell’autunno e nel proprio giardino non può non mancare la pianta autunnale per eccellenza: l’erica. Questa è una pianta sempreverde caratterizzata dai suoi colori in grado di accendere il grigiore delle giornate autunnali e fredde. Le sua varietà di colori comprendono bianco, rosa, viola e rosso.
L’erica cresce rigogliosa in un terreno acido, in pieno sole o in ombra parziale. La pianta ha generalmente bisogno di poche cure. Coltivata in vaso deve essere nutrita durante la stagione di crescita: scegliere perciò un concime apposito per piante ericacee e seguire le istruzioni riportate sul flacone o sulla confezione.
Tuttavia, un elemento essenziale non deve proprio essere messo da parte quando si sta coltivando l’erica: il terriccio. Questa pianta perenne ama i terreni acidi e cresce rigogliosa con il giusto pH. Con terreno acido si fa riferimento alla natura chimica del suolo, la quale condiziona i sali presenti nel terreno. Alcuni componenti, infatti, sono in grado di disciogliere nel terreno solo quando è presente una componente acida.
Fanno parte di questi elementi essenziali il ferro, il magnese e il rame, i quali si disciolgono solo in terreni acidi e sono i nutrienti che sono essenziali per l’erica. Perciò, la pianta va coltivata utilizzando un terriccio per piante acidofile, che va sostituito circa due volte all’anno.
Essendo una pianta acidofila, bisogna evitare di dare da bere con acqua calcarea. L’acqua ricca di calcare potrebbe penalizzare la salute della pianta e contribuire alla sua non prosperazione. Con l’acqua, quindi, è necessario fare molta attenzione, se risulta troppo dura potrebbe donare al terriccio troppo calcio.
Inoltre, è consigliato mescolare il terriccio apposito con un poco di sabbia e torba, quest’ultima contribuisce a mantenere un pH più ridotto. Infine, una certa importanza è costituita dalla concimazione. Almeno una volta all’anno, per qualche mese ogni due settimane, bisogna utilizzare un fertilizzante apposito in modo che possa andare a nutrire il terriccio e la pianta stessa.
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