L’eruzione avvenuta alle Hawaii preoccupa gli studiosi, il motivo sono i capelli di Pele: scopriamo di cosa si tratta.
Una devastante eruzione vulcanica del vulcano Kilauea è stata registrata il 7 giugno alle 5:00 di mattina: le conseguenze potrebbero portare alla formazione dei noti “capelli di Pele”, ma di cosa si tratta? A lanciare l’allarme è stato l’Hawaiin Volcano Observatory dello USGS, nello specifico stiamo parlando dell’Istituto Geologico degli Stati Uniti.
Pele è la divinità del fuoco, ma cosa c’entrano i vulcani? Perché gli esperti sono preoccupati dai capelli di Pele? Si tratta, in sintesi, di lunghissimi e sottili filamenti di vetro basaltico che si formerebbero in seguito alle fontane di lava e pian piano si muovono grazie al vento.
Gli studiosi del Park Service hanno sottolineato che questi si creano per lo scoppio di bolle di gas, quando è in atto l’eruzione. Quello che va sottolineato è che queste possono arrivare ad occupare diversi metri di suolo creando un vero e proprio tappeto.
Un fenomeno affascinante e bello da vedere, ma da lontano. Venirne a contatto non è impossibile, quindi, tenersi lontani da luogo è la prima cosa da fare. La domanda sorge spontanea questi filamenti potrebbero rappresentare un problema per l’uomo e per gli animali? La risposta è assolutamente sì! Anche mantenendo le distanze, non è detto che così facendo questi non potrebbero raggiungerci ugualmente.
Proprio per la loro leggerezza il vento potrebbe muoverli con estrema facilità, questo significa che per puro questi arriverebbero a toccare la nostra pelle e causerebbero forti irritazioni. Inoltre, sono in grado di provocare delle ferite, nello specifico tagli. Possono essere ingeriti anche involontariamente.
Ma come si formano i capelli di Pele? Si formano quando l’eruzione è più forte, se il flusso è meno intenso potrebbero formarsi le lacrime di Pele, queste sono, invece, gocce di vetro basaltico. Non è detto che questi due fenomeni potrebbero formarsi insieme. L’eruzione, però, potrebbe dar origine di gas vulcanici, questi potrebbero avvicinarsi ai centri abitati e causare ulteriori problemi alla popolazione.
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