Il vulcano Shiveluch ha ripreso la sua atività e coperto i paesi che lo circondano con 8,5 cm di cenere. I villaggi sono in allerta
Quando un vulcano decide di entrare in attività e mostrare tutta la sua potenza non c’è molto da fare. Purtroppo nei secoli, nonostante i pericoli, le costruzioni di villaggi e paesi sono state fatte anche alle pendici dei vulcani, che invece andrebbero lasciati per conto loro. anche perché non è facilmente prevedibile un’attività importante o un’eruzione. Ovviamente oggi si hanno i mezzi per salvaguardare una popolazione nel caso di eruzione lavica. Tuttavia anche senza vittime, la distruzione di interi villaggi non è una buona notizia.
A far parlare di sè questa volta è lo Shiveluch, un vulcano situato nella parte orientale della Russia, nello specifico nella penisola di Kamčatka. È famoso per essere uno dei vulcani più attivi dell’intero Pianeta. E questa volta ha deciso di mostrare tutta la sua potenza, anche senza eruzione lavica.
Il fenomeno di attività del vulcano è iniziato l’11 aprile, martedì scorso. La conferma arriva dal Geophysical Survey dell’Accademia Russa delle Scienze. Lo Shiveluch ha provocato una gettata di cenere alta circa 20 Km, un’altezza impressionante, tanto da compromettere il traffico aereo. Ed ovviamente messo in allarme i villaggi vicini. Che sono stati ricoperti da strati di cenere fino ad 8,5 cm. Le autorità locali hanno chiuso le scuole ed intimato la popolazione a rimanere in casa con le finestre chiuse. L’alta densità di cenere potrebbe essere pericolosa. Lo Shiveluch ha un’attività intensa, ed ogni anno emette ingenti quantità di magma, ed erutta ogni 50-400 anni. Dunque il rischio è concreto. Già nel 2015 si era verificato un fenomeno simile, che aveva portato ad interrompere il traffico aereo, dato che la cenere era stata spruzzata in aria per 9mila metri.
Lo Shiveluch è considerato uno stratovulcano, per la sua origine e stratificazione. Ha una parte più antica, la cui composizione piramidale si è formata grazie ad accumuli di strati lavici, ed una più giovane, che ha un’attività molto intensa. La formazione del vulcano risale a 60mila – 70mila anni fa. Ha conosciuto diverse eruzioni disastrose. Dalla ripresa delle attività nel 1999 non si è più arrestato.
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