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Eruzione del vulcano Hunga Tonga del 2022

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Seppure è un evento abbastanza recente, tendiamo a dimenticare: rinfreschiamoci dunque la memoria, andando a rivivere i terribili attimi dell’eruzione del vulcano Hunga Tonga nel 2022.

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Eruzione del vulcano Hunga Tonga (foto di SIBC News da Facebook)

L’Hunga Tonga è un vulcano sottomarino situato in Oceania, nell’omonimo stato di Tonga. Si tratta di un vulcano sottomarino, ovvero un cratere che giace sotto gli abissi del mare. Le ultime stime contano addirittura 20mila vulcani sottomarini sparsi in tutto il globo e l’Hunga Tonga è uno di questi. Durante le eruzioni più piccole, magma, fumo e materiali piroclastici espulsi dal colosso rimangono sotto l’oceano. Quelle più grandi invece possono produrre giganteschi danni.

L’evento eruttivo del 14 Gennaio 2022 rientra proprio nella seconda casistica. Al momento attuale, questa eruzione viene considerata come la più grande del XXI secolo. Fortunatamente, la zona terrestre in cui è situato è completamente desolata: l’isola più vicina infatti dista ben 65 chilometri di distanza. Il problema maggiore però furono i maremoti causati dal disastro ambientale.

Eruzione del vulcano Hunga Tonga del 2022: la cronologia dei fatti

Fino al 2014, il colosso terrestre era rimasto inattivo. Questo, fino al 20 Dicembre 2022 quando il vulcano decise di svegliarsi. In questo primo drammatico evento, il cratere rilasciò nella stratosfera nubi di polvere alte fino a 2000 metri. Il boato è stato udito fino a 2000 chilometri dal luogo di origine. Nonostante ciò, non vennero create gigantesche problematiche alle isole oceaniche vicine. I drammi arrivarono dal 14 Gennaio, quando un’eruzione di tipo pliniano scosse la Terra.

I gas e fumi innalzati dal vulcano (foto da Canva) – Ecoo.it

La colonna eruttiva si alzò per ben 32 chilometri tanto che era visibile anche dallo spazio. Moltissimi materiali tossici si riversano nell’atmosfera terrestre. La problematica che destò maggiore preoccupazione però fu quella degli tsunami. Se ne abbatterono diversi sulle isole di Tonga, delle Fiji, di Vanuatu e di quelle della Samoa americana, della Nuova Zelanda, del Giappone, dell’Australia, della Russia e del Nord e del Sud America. Vennero registrati 3 morti nella nazione di Tonga e due in Perù. Inoltre furono innumerevoli i dispersi.

Effetti ambientali del disastro

L’eruzione vista dallo spazio (foto di UMCOR – United Methodist Committee On Relief da Facebook)

Gli studi sul caso sono da poco iniziati e perciò gli effetti ambientali del disastro sono al momento ignoti. Boris Behncke, vulcanologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano, ha dichiarato “Bisognerà valutare se il cataclisma del 15 Gennaio è stato l’apice dell’attività vulcanica dell’Hunga Tonga. Le prime stime ricavate attraverso i satelliti sparsi al di sopra del globo riferiscono che le emissioni di anidride solforosa e di gas sono state abbastanza tenui. Si calcolano “solo” 400mila tonnellate di gas riversati nell’atmosfera, una cifra 50 volte inferiore rispetto ai quantitativi dell’eruzione del Pinatubo del 1991“.

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