Un’esplosione in una centrale nucleare in Francia: un vero e proprio disastro, che ha interessato una regione del Sud e che è stato determinato da un incendio. Le fiamme avrebbero coinvolto un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi, provocando un’esplosione del forno. Dalle prime notizie che si sono diffuse si apprende che non ci sarebbe alcun rischio di contaminazione, anche se i vigili del fuoco hanno già provveduto a mettere a punto un perimetro di sicurezza intorno alla centrale nucleare. L’esplosione in ogni caso è stata di grande entità e ha determinato un morto e tre feriti.
Incombe il pericolo nucleare come nel caso del terremoto in Giappone? È questa sicuramente la domanda che si stanno facendo in molti, anche perché fra la Francia e l’Italia c’è poca distanza e l’incubo del disastro nucleare giapponese non è stato messo ancora nel dimenticatoio.
Adesso la Francia, con il sito di Marcoule, a poche centinaia di chilometri da città italiane come Genova o Torino. Come nel caso del terremoto in Giappone, quali saranno le reazioni al pericolo nucleare? Ancora è presto per dirlo, ma senza dubbio il fatto è destinato a trovare ampia risonanza nell’opinione pubblica.
Come nel caso dell’esplosione alla centrale nucleare in seguito al terremoto in Giappone, la vicenda suscita molti dubbi sul ricorso agli impianti nucleari. I rischi in sostanza ci sono e questo è un altro esempio.
Quanti sono disposti ad affrontare con consapevolezza questi pericoli legati al nucleare? Non si tratta solo di impatto ambientale, ma di sicurezza per tutti. E la questione dovrebbe essere oggetto di una lunga riflessione.
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