Da qualche parte al centro della galassia che chiamiamo casa c’è stata una esplosione talmente tanto forte da polverizzare un asteroide. Che cosa l’ha provocata? E soprattutto perché è uno spettacolo della natura che sta capitalizzando l’attenzione di astronomi e astrofisici?
Ogni volta che qualcosa si muove nello spazio e dalla Terra è possibile captarne qualche brandello tutta la comunità scientifica entra in fermento. Perché, ed è facile intuirlo, sulla Terra non è possibile se non in scala infinitesimale rispetto alla realtà ricreare nulla di ciò che avviene nello spazio e occorre quindi sempre tenere occhi e orecchie, umani e digitali, puntati verso il cosmo e i suoi recessi per avere materiale da studiare.
Quella che si è verificata qualche giorno fa è stata una esplosione tra le più interessanti avvenute negli ultimi tempi. Una esplosione che è stata talmente tanto potente e talmente tanto violenta che l’onda d’urto generata ha trasformato in polvere di stelle un asteroide. A causare l’esplosione una stella che potrebbe aver spazzato via tutto ciò che rimaneva dei pianeti che le ruotavano intorno.
La vita delle stelle, tra cui occorre ricordare va annoverato anche il nostro sole, è un ciclo che si conclude con la morte. Ma se è facile capire che cosa significa quando un essere animale o un essere vegetale muore, più complicato è il discorso relativo alle stelle. Come succede per la vita sulla Terra, le stelle esistono in diverse forme e dimensioni e alcune sono veramente enormi. La loro vita, se così si può dire, dura per tanto tempo quanto dura la fusione degli elementi chimici di cui sono composte.
Ma, esattamente come per qualunque fonte di energia, le stelle hanno una data di scadenza e il materiale di cui sono fatte si consuma senza essere reintegrato. Per questo motivo quando, soprattutto le stelle più grandi, si trovano a non avere più carburante si trasformano nelle cosiddette stelle di neutroni, oggetti spaziali dalla densità elevatissima. La produzione di neutroni avviene per lo scontro tra protoni ed elettroni che si raggruppano nel momento in cui la gravità che emana dal centro della stella non è più riequilibrata dalle esplosioni sulla superficie. E proprio la fine di una di queste stelle di neutroni ha fatto registrare una serie di lampi radio veloci che ora hanno una spiegazione. E la spiegazione è venuta proprio dall’asteroide che si è trovato nei pressi della stella è esplosa.
Le stelle di neutroni possono trasformarsi in stelle magnetiche o magnetic star ed è proprio il loro campo magnetico che attira e trattiene altri corpi celesti. Nel caso dell’esplosione che è stata registrata ad essere trattenuto dal campo magnetico della stella è stato un asteroide, che qualcuno ipotizza possa essere stato un frammento di un pianeta tra quelli che ruotavano forse migliaia e migliaia di anni fa intorno alla stella. Lo scontro tra l’asteroide e il campo magnetico della stella hanno dato origine ai lampi radio che sono stati registrati dagli astronomi collegati anche ad una serie di esplosioni estremamente luminose che sono state anch’esse registrate. Per gli esperti c’è quindi ora nuovo materiale da studiare.
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