Esselunga, una delle più note catene di supermercati nel nostro Paese, si trova al centro di una polemica per una decisione che ha scatenato una protesta e una raccolta di firme
La questione che vede contrapposta la società, che è diffusa sul territorio italiano con oltre 170 punti vendita distribuiti però solo in alcune regioni italiane, e il comitato di un quartiere della popolosa città di Torino riguarda la posizione di un punto vendita che, queste le proteste, ospita ora un parco che, secondo i cittadini e il comitato sorto per l’occasione, svolge un ruolo fondamentale dal punto di vista ambientale.
Il nuovo possibile punto vendita Esselunga dovrebbe infatti occupare lo spazio che invece è ora destinato al cosiddetto giardino degli Artiglieri della Montagna nella zona della ex Westinghouse, una zona di Torino nei pressi del tribunale oggetto da anni di vari progetti di riqualificazione l’ultimo dei quali vorrebbe un centro congressi internazionale costruito entro il 2025. Ma insieme al centro congressi dovrebbe proprio sorgere questo punto vendita Esselunga che i cittadini non vogliono.
Esselunga e il punto vendita di Torino che i cittadini non vogliono
Per difendere l’area del giardino degli Artiglieri della Montagna è nato un comitato dal nome inequivocabile: comitato Essenon. Secondo quanto riportato anche dalle testate locali, il comitato chiede “al comune un passo indietro” e anche “salvaguardare il parco“. La mobilitazione da parte dei cittadini e degli abitanti della zona ha portato a novembre del 2021 anche ad una petizione che ha raccolto oltre 3000 firme. Le motivazioni principali per cui il comitato Essenon non vuole il nuovo punto vendita Esselunga su Corso Vittorio Emanuele sono due.
Da una parte c’è la quantità di altri supermercati già presente in zona che renderebbe quindi superfluo aprire un nuovo punto vendita. Secondo un censimento fatto dagli stessi appartenenti al comitato nell’area ci sono già 21 supermercati ma ad essere più importante è la seconda motivazione ovvero la necessità di tutelare l’area dal punto di vista ambientale. Ed è proprio sulla centralità ambientale del giardino che si esprime Lorenzo Grignani, membro del comitato Essenon, e che sottolinea la necessità di una “valutazione ambientale e strategica“.
Violazione alla legge comunale del verde pubblico
La vicenda relativa al punto vendita Esselunga del quartiere San Paolo ha avuto un nuovo capitolo proprio di recente quando lo stesso Lorenzo Grignani ha a quanto pare individuato quello che potrebbe essere un modo per bloccare il progetto: secondo alcune valutazioni la costruzione nella zona del parco non è possibile a causa della legge comunale sul verde pubblico e in particolare su quanto prescritto dall’articolo 15 che riguarda “i giardini monumentali e quelli annessi ai beni culturali“. Il parco Artiglieri della Montagna si trova adiacente alla ex Caserma Lamarmora che è stata dichiarata bene culturale nel 2016 dalla sovrintendenza e quindi, essendo in questa posizione, la norma prevede una costruzione che non può superare il 20% . E dato che parte del parco è già stata cementificata creando un centro sportivo tecnicamente non dovrebbe essere possibile costruire ulteriormente. Il comitato ha consegnato queste osservazioni al comune e ora aspetta una risposta.