Calcolare l’età dei cani, paragonata a quella umana, non consiste solo nel fare una semplice moltiplicazione. Uno studio ha impostato una tabella.
Chi vuole sapere quanti anni ha effettivamente il proprio cane non si può affidare alle regole generali. Quando per età non si intende quella anagrafica, ma quella della ‘stagione’ di vita rispetto a quella umana. Questo è un bisogno che nasce da due differenti necessità. La prima è di paragonare tutto al genere umano, in un costante antropocentrismo, soprattutto rivolto agli animali domestici. E poi per potergli dare le cure adatte. Difatti, un cane giovane potrà avere un certo tipo di alimentazione ed avrà bisogno di poco o niente controlli dal veterinario. Un cane anziano invece avrà necessità differenti.
Specialmente per quanto riguarda l’alimentazione. Come tutti gli esseri, anche i cani sviluppano più facilmente delle malattie in età avanzata. Si deve poi tener presente che l’animale domestico ha uno stile ed un’attesa di vita completamente alterate rispetto al suo corrispettivo che vive in natura. Vive di più e mangia cibo differente. Questo in parte grazie alla vita comoda, in parte per l’assenza in casa di predatori naturali.
Come capita anche per i gatti, quando si parla di età la vulgata dice semplicemente di moltiplicare il numero degli anni del cane per sette e si avrà un corrispettivo dell’età umana. Senza bisogno di essere veterinari si può facilmente intuire che è una regola piuttosto fallace. I cani ad un anno di età si riproducono abbondantemente, cosa che non si può dire dell’essere umano a sette anni.
La questione è parecchio più complessa. Per facilitare il compito ai veterinari ed ai padroni dei cani, una ricerca che viene da un team di ricercatori dell’Università della California a San Diego, ha fatto uno studio sull’invecchiamento delle cellule di un cane, un Labrador retriever. E lo ha messo a confronto con il processo di invecchiamento dell’essere umano. Quello che ne è risultata è una tabella.
La tabella mostra chiaramente come il raffronto tra l’invecchiamento del cane e l’invecchiamento dell’uomo non sia lineare. Se così fosse, la linea formata dai punti dovrebbe essere retta. Ed invece è una parabola. Un anno di età di un cane corrisponde a circa 30 anni di un essere umano. Una gran differenza, che si va assottigliando mano mano che entrambi crescono. Superati gli otto anni per il cane ed i cinquanta per l’essere umano, entrambi entrano nella seconda metà della vita massima, e dunque nella terza età. Da quel momento in poi entrambi possono essere considerati anziani.
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