La Protezione Civile siciliana, nelle scorse ore, ha diramato un’allerta gialla per rischio eruzione dell’Etna: stop alle escursioni verso i crateri sommitali.
Preoccupazione per una possibile eruzione dell’Etna. Nella giornata di ieri, quando si è tenuto anche un incontro a cui hanno preso parte Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, era stata diramata un’allerta.
Nel corso della giornata, il livello di allerta è stato modificato più volte arrivando anche a rosso, ora sceso a giallo che indica attività eruttiva da bassa a media. In via precauzionale, i sindaci dei comuni dell’etneo hanno disposto il blocco delle escursioni dirette ai crateri sommitali sopra i 2mila metri di quota.
Il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana nella giornata di ieri, giovedì 18 maggio, ha disposto l’allerta gialla per il vulcano Etna che indica un’attività eruttiva da bassa a media.
La decisione di innalzare il livello di allerta da verde a giallo, è arrivata in seguito ad una riunione tra i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile. Poi, durante la giornata, come riportano alcune fonti locali e la redazione di Open, l’allerta era salita arrivando sino a rossa (altissima probabilità di eruzione), per poi tornare a gialla. Il vulcano, dunque, rimane sotto osservazione da parte degli esperti.
La Protezione Civile, nella nota pubblicata sul sito, ha spiegato che i cambi dei livelli di allerta possono avvenire in maniera non sequenziale e repentina, considerando che le attività del vulcano possono variare in maniera rapida ed imprevista.
Durante la notte precedente in provincia di Catania, i sismografi dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) avevano registrato varie scosse di terremoto. Lo sciame sismico registrato ieri, secondo l’Ingv, sarebbe concluso.
Considerata l’allerta e le possibili attività eruttive che sono tenute sotto controllo in queste ore dalle autorità, in via del tutto preventiva, i sindaci dei comuni limitrofi hanno immediatamente emanato un’ordinanza che impone il divieto di escursioni dirette verso i crateri sommitali del vulcano sopra i 2mila metri di quota.
Non si registrano disagi presso l’aeroporto Fontanarossa del capoluogo di provincia siciliano che sarebbe pienamente operativo.
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