Per tutelare la salute del suolo e le biodiversità, la Commissione Europea ha approvato una nuova legge: ecco cosa prevede nel dettaglio.
L’Unione europea lavora costantemente per tutelare l’ambiente e cercare di ridurre i rischi per raggiungere il prima possibile gli obiettivi fissati entro il 2050 legati all’inquinamento. In questa direzione, è stata approvata dalla Commissione Europea una direttiva a tutela del suolo e, dunque, dell’agricoltura.
Secondo i dati, difatti, l’utilizzo del suolo rappresenta una delle principali fonti di emissioni di gas a effetto serra e la perdita di biodiversità, statistiche allarmanti che hanno reso, dunque, necessario l’intervento dell’Ue.
Agricoltura, nuova direttiva della Commissione Europea: cosa prevede
Nuove misure per salvaguardare il suolo e l’agricoltura arrivano dalla Commissione Europea che, nei giorni scorsi, ha approvato una nuova legge contente un pacchetto di norme che dovranno tutelare i terreni, ormai malsani e ridurre l’utilizzo di fertilizzanti.
La direttiva approvata dall’Ue prevede, nel dettaglio, che venga monitorata con attenzione la salute del suolo ed i dati raccolti vengano poi messi a disposizione degli agricoltori e dei proprietari per aiutarli a rendere più sostenibile l’utilizzo del suolo, ma anche a renderlo più fertile aumentandone la resa.
Questi dati saranno anche utili a capire gli eventuali rischi per la salute e per l’ambiente derivanti dall’uso del suolo, ma anche a prevenire eventuali disastri collegati a siccità ed erosione dei terreni. Un passo in avanti per l’agricoltura, ma anche per la transizione ecologica arrivando il prima possibile agli obiettivi di inquinamento zero entro il 2050.
Per rafforzare la salute dei terreni, la direttiva prevede l’attivazione di nuove tecniche come quella genomica che consente di coltivare varietà resistenti anche al cambiamento climatico o ai batteri. Uno strumento che limita, dunque, l’uso di pesticidi.
Infine, sono previste anche norme che permettono di ridurre i rifiuti alimentari e tessili così da diminuire le emissioni di gas a effetto serra provenienti da tali settori.
Trattandosi di una direttiva, non vengono imposti divieti o obblighi agli agricoltori o ai proprietari dei terreni. Anche gli Stati membri saranno liberi di recepire le nuove norme attuando eventuali modifiche.
Gli studi sull’utilizzo del suolo
Secondo uno studio, riportato nella nota della Commissione Europea, circa il 60-70% dei suoli nel Vecchio Continente non godrebbe di buona salute ed oltre un miliardo di tonnellate di terreno annualmente sparisce per via dell’erosione. Questo si traduce nella scomparsa sempre più costante dello strato fertile del suolo, circostanza che starebbe costando in termini economici oltre 50 miliardi di euro all’anno.