Treviso si prepara all’ultima tornata di votazioni che potrebbero incoronarla città più sostenibile d’Europa e garantirle quindi i premi European Green Capital e Green Leaf. Chi sono le altre città?
Avere città sostenibili significa avere città in cui i cittadini vivono un ambiente salutare e accogliente in cui l’inquinamento è tenuto a bada, in cui il cambiamento climatico viene preso sul serio mentre i rifiuti sono trattati nella maniera più efficiente possibile. I criteri dei premi europei per le città più sostenibili sono estremamente stringenti e hanno ridotto per questo 2023, che incorona le migliori città che potranno poi fregiarsi del titolo nel 2025, il numero dei finalisti a cinque.
Prima dell’ultima tornata partecipavano altre città italiane ma Cagliari, Brescia e Novara sono state escluse dall’ultima votazione e quindi c’è da fare il tifo ora per Treviso che se la vede con Vilnius, la capitale della Lituania, con Graz in Austria, con la città spagnola di Viladecans e con Guimaraes in Portogallo. Quali sono gli indicatori che potrebbero trasformare Treviso in European Capital 2025?
Trovarsi a competere per il premio come città più verde d’Europa è di certo un grande riconoscimento per l’impegno che soprattutto alcune amministrazioni locali stanno portando avanti per dare ai cittadini e alle famiglie luoghi accoglienti in cui vivere, affrontando quelle che sono le sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico in una dimensione che può sembrare piccola ma che, se venisse applicata e moltiplicata a più realtà locali, porterebbe un benefico effetto domino nazionale e internazionale. Per quello che riguarda i premi europei della sostenibilità cittadina i criteri che sono stati scelti sono in tutto sette e riguardano rifiuti, aria e acqua, aree verdi, rumore e in generale i cambiamenti climatici.
Vengono quindi valutate le città che hanno saputo adottare politiche che hanno permesso un miglioramento della qualità generale dell’aria come pure uno sfruttamento più intelligente della risorsa idrica e una sua minor dispersione. Per quello che riguarda i rifiuti si valutano i percorsi di economia circolare e l’efficienza del riciclo mentre per le aree verdi e la biodiversità il valore viene assegnato in base al modo in cui la comunità utilizza gli spazi non costruiti. Legato al tema della qualità dell’aria c’è poi quello del rumore. Andando a lavorare, per esempio, sul trasporto privato si può ridurre anche l’inquinamento acustico che viene spesso sottovalutato ma che è invece un fattore di benessere importante. Gli ultimi due criteri sono quelli che riguardano il cambiamento climatico e quindi in generale il modo in cui l’amministrazione locale incentiva e affronta il cambiamento climatico e sensibilizza la cittadinanza.
Può sembrare un discorso soprattutto velleitario avere una città in lizza per un premio europeo che riguarda la sostenibilità ambientale cittadina ma è in realtà uno stimolo che non va perso. Perché, anche se non esistono due città uguali in Italia, tutte le comunità e tutte le amministrazioni locali possono nei fatti mettere in campo risorse per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. Anche semplicemente cambiare il sistema con cui viene alimentata l’illuminazione pubblica oppure implementare sistemi di raccolta dell’acqua piovana per annaffiare i giardini pubblici o i cortili delle scuole. Non esistono progetti inutili.
Il WWF ha voluto lanciare dei preziosi consigli da mettere in atto in questo prossimo…
Hai pianificato il menù di Natale e tra le varie pietanze compare l'anguilla? Ecco perché…
Cosa accomuna queste piante, se non la lettera Z? E' difficile conoscerle tutte: alcuni nomi…