Eurovision 2023, scoperta clamorosa sui cantanti in gara: ecco cosa accomunerebbe alcuni dei protagonisti del Festival canoro in onda da Liverpool
Questa sera, martedì 9 maggio, sarà ufficialmente inaugurato l’Eurovision Song Contest 2023, in diretta dalla Liverpool Arena, che ospiterà la kermesse canora sostituendosi alla vincitrice della passata edizione: l’Ucraina. Trentasette i cantanti in gara, che si sfideranno nelle due semifinali del 9 e dell’11 maggio, in vista della finalissima prevista nella serata di sabato 13 maggio, che vedrà esibirsi, tra gli altri, anche il rappresentante italiano Marco Mengoni.
Con la sua “Due vite“, l’artista porterà sul palco dell’Eurovision il brano più emblematico del suo ultimo album “Materia“. Un titolo che, a primo impatto, sembra immediatamente suggerire la linea di pensiero sposata da Mengoni stesso in materia di ecologia. E tanti altri cantanti in gara a Liverpool, senza ombra di dubbio, non mancheranno di accodarsi al suo esempio.
Durante la scorsa edizione del Festival di Sanremo era stato definito “l’artista più green“ della kermesse canora. Un titolo che Marco Mengoni non mancherà di riconfermare in occasione dell’imminente Eurovision Song Contest, al via proprio questa sera stessa, martedì 9 maggio, con la prima delle due semifinali. Il motivo per cui il cantante di “Due vite” è stato insignito di questo appellativo è più che comprensibile.
Non solo il suo ultimo album “Materia” è dotato di un packaging interamente “plastic free”, essendo composto da materiale 100% riciclabile. Il cantante stesso, di recente, è infatti divenuto ambassador italiano di National Geographic nell’ambito della campagna Planet or Plastic? Una campagna volta a sensibilizzare rispetto alle problematiche ambientali e di cui il vincitore di Sanremo, ne siamo certi, si farà portatore persino dal palco della kermesse canora.
Ma l’interesse nei confronti del pianeta in cui viviamo, a ben giudicare, non è un attributo specifico del rappresentante italiano all’Eurovision. Molti altri artisti in gara, al pari di Mengoni, avrebbero dimostrato una sensibilità ed un’attenzione particolare rispetto alla realtà circostante, nonché alle battaglie e alle lotte interne che la animano.
Se Marco Mengoni promette di farsi paladino della problematica “green”, il gruppo rock Let 3 e la band Sudden Lights – rispettivamente rappresentanti della Croazia e della Lettonia – sembrerebbero invece essersi concentrati sulle dinamiche e sulle guerre che stanno scuotendo il mondo che ci è stato consegnato in dono, e che, fin troppo spesso, ci dimentichiamo di curare e proteggere come meriterebbe.
Se il primo di questi gruppi, con il singolo “Mama šč!“, intende protestare contro la guerra e i crimini ad essa connessi, la seconda band ha dichiarato l’intenzione di offrire la propria canzone “Aijā” come una vera e propria “ninna nanna” che abbia la funzione di portare conforto al mondo, considerati i tempi bui in cui ci ritroveremmo immersi. In sostanza, mai come in questo anno l’Eurovision intende essere una vera e propria finestra sul mondo, sotto ogni punto di vista.
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