Evitare gli sprechi alimentari con apposite regole sui cibi scaduti

sprechi alimentari regole cibi scadutiGli sprechi alimentari vanno evitati assolutamente. Ne va della sostenibilità ambientale, oltre che del risparmio economico. Il discorso, anche se apparentemente sembra non pertinente, vale anche per i cibi scaduti. In effetti troppo spesso finiamo con il gettare tra i rifiuti alimenti scaduti. Un’azione che potrebbe essere evitata con dei semplici accorgimenti. Fra questi innanzi tutto bisogna ricordare la strategia della spesa intelligente. In sostanza bisognerebbe evitare di comprare più del necessario e soprattutto prestare attenzione alle etichette dei prodotti e la data di scadenza.

In particolare un elemento da tenere in considerazione è costituito dalla dicitura “consumarsi preferibilmente entro il”, in cui il termine “preferibilmente” acquista un valore molto particolare. A volte è proprio questa scritta ad indicarci che possiamo consumare un determinato alimento anche qualche giorno dopo la data di scadenza, invece di gettare tutto subito nella spazzatura.
 
Ma in questo senso non si può fare un discorso generale e ci sono regole che valgono cibo per cibo. Secondo gli esperti ad esempio lo yogurt può restare in frigorifero qualche giorno in più del previsto, invece, per fare un altro esempio, nel caso dell’insalata in busta, sarebbe meglio che fosse consumata con un certo anticipo.
 
Ricordiamoci che gli avanzi del pranzo possono essere riciclati, evitando gli sprechi alimentari. Ci sono poi degli alimenti freschi, che non riportano alcuna data di scadenza. In questo caso tutto dovrebbe essere consumato entro 24 ore, soprattutto nel caso degli hamburger o della carne tritata. Meglio quindi cuocere tutto e, se non ce la facciamo a consumare tutto subito, ricicliamo inventando ricette originali.
 
Con la scritta “preferibilmente” a resistere di più sono le conserve in scatola (anche 2 o 3 anni), la pasta (24 mesi), il caffè (16 – 24 mesi), l’olio extravergine (12 – 18 mesi).

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