In particolare un elemento da tenere in considerazione è costituito dalla dicitura “consumarsi preferibilmente entro il”, in cui il termine “preferibilmente” acquista un valore molto particolare. A volte è proprio questa scritta ad indicarci che possiamo consumare un determinato alimento anche qualche giorno dopo la data di scadenza, invece di gettare tutto subito nella spazzatura.
Ma in questo senso non si può fare un discorso generale e ci sono regole che valgono cibo per cibo. Secondo gli esperti ad esempio lo yogurt può restare in frigorifero qualche giorno in più del previsto, invece, per fare un altro esempio, nel caso dell’insalata in busta, sarebbe meglio che fosse consumata con un certo anticipo.
Ricordiamoci che gli avanzi del pranzo possono essere riciclati, evitando gli sprechi alimentari. Ci sono poi degli alimenti freschi, che non riportano alcuna data di scadenza. In questo caso tutto dovrebbe essere consumato entro 24 ore, soprattutto nel caso degli hamburger o della carne tritata. Meglio quindi cuocere tutto e, se non ce la facciamo a consumare tutto subito, ricicliamo inventando ricette originali.
Con la scritta “preferibilmente” a resistere di più sono le conserve in scatola (anche 2 o 3 anni), la pasta (24 mesi), il caffè (16 – 24 mesi), l’olio extravergine (12 – 18 mesi).
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