Ti stai preparando per andare al mare ma attento perché il tuo comportamento rischia di essere un pericolo per l’ambiente e per gli altri abitanti di questo ecosistema
Le vacanze estive sono un momento in cui rallentare i ritmi e toccare con mano la natura che durante il resto dell’anno rimane magari solo ai giardinetti. Se come tanti altri sceglierai anche tu il mare per le tue vacanze, corte o lunghe che siano non importa, ricorda che ci sono alcune regole non scritte, mentre altre sono scritte a chiare lettere, che vanno rispettate soprattutto perché gli esseri umani sono una delle prime fonti di pericolo per l’ecosistema marino.
Il mare è apparentemente resistente a tutto, soprattutto perché è molto più grande rispetto a qualunque essere umano singolo, ma l’impatto ambientale che un singolo essere umano in vacanza in spiaggia può avere sulla tenuta globale dell’ecosistema marino è potenzialmente enorme. Del resto è proprio la natura che ci insegna che non è la dimensione di un animale a renderlo pericoloso e anzi di solito sono le cose più piccole quelle realmente letali.
Quando ti rechi in spiaggia lo fai molto probabilmente portando con te una serie di oggetti che sono in parte destinati a trasformarsi in rifiuti al termine della tua permanenza mentre altri li riporterai con te. Un primo grande consiglio è quello di non fare distinzione tra queste due categorie.
Soprattutto se il luogo in cui ti trovi non dispone di contenitori appropriati per la raccolta differenziata questo non deve metterti nelle condizioni di pensare che puoi abbandonare resti di cibo, incarti in plastica, mozziconi di sigarette o fazzoletti sulla battigia. Cerca invece sempre di partire avendo con te un sacchetto a chiusura ermetica in cui riporre tutto ciò che dovrai poi buttare. E ricorda che la raccolta differenziata non va in vacanza e che se non sono presenti i contenitori nelle immediate vicinanze saranno stati installati a poca distanza.
Oltre ai rifiuti, che sono il problema macroscopico per chiunque si rechi in spiaggia, il pericolo che la tua permanenza può rappresentare nei confronti dell’ambiente viene per esempio da quanto tempo decidi di passare sotto la doccia. Esattamente come a casa pensi alla bolletta che cresce per ogni minuto di doccia in più che fai, quando sei in vacanza pensa anche che oltre a qualcuno che paga le bollette, e che alla fine quel qualcuno sei comunque tu, pensa anche a tutta l’acqua che finisce nelle fogne.
L’estate è poi anche un ottimo momento per cominciare a prendere familiarità con gli strumenti di ricarica elettronica alternativi che sfruttano per esempio i pannelli solari. Nei principali centri dedicati allo sport si trovano infatti già a buon prezzo mini pannelli solari con cui tenere carico lo smartphone, il tablet, in alcuni casi anche il computer. Da ultimo, c’è il discorso delle protezioni solari.
Devi ricordarti di spalmare sempre una protezione solare adeguata per evitare danni alla pelle ma è giunto anche il momento di smettere anche nel comparto delle creme solari di guardare solo al proprio benessere: punta su quelli water resistant, che quindi a contatto con l’acqua non si sciolgono, con filtri biodegradabili, ingredienti naturali e con una lista ingredienti in generale possibilmente ridotta al minimo indispensabile. Anche perché, per esempio, se decidessi di andare a fare le vacanze alle Hawaii dovresti portare con te creme solari che non hanno ossibenzone e octinossato che sono stati banditi ufficialmente dallo Stato americano perchè sospettati di causare la morte dei coralli.
Marco Piuri, Direttore Generale di FNM e Amministratore Delegato di Trenord, evidenzia l'importanza di ripensare…
Produzione della birra, come funziona e come mai gli scarti non vanno gettati via, scopri…
Sorge nella Capitale di uno dei Paesi più ipnotici al mondo il primo grattacielo completamente…