Nessuno si immaginava questa fine
Nonostante la sua formazione di medico, Vicentini non è riuscito a gestire la sofferenza causata dalle gravi condizioni del figlio, colpito da una malattia neurodegenerativa. “Carlo era un professionista straordinario – ha ricordato il legale di famiglia, Emilio Bafile, presente davanti alla villetta – ha sofferto molto per la situazione clinica del figlio e questa vicenda lo ha segnato profondamente. Purtroppo, la sofferenza è giunta ad un punto di non ritorno e ha maturato questa tragica decisione“.
Giovanni Vicentini, fratello dell’ex urologo Carlo Vicentini, era presente fuori dalla casa quando è stata scoperta la tragedia familiare. “Due giorni fa, Carlo mi aveva detto che la sua famiglia sarebbe partita per Tortoreto“, ha raccontato il fratello. “Ieri ho provato a contattarlo, ma senza ricevere risposta. Ho notato solo che le finestre erano chiuse, e ho pensato che fossero già partiti. Solo oggi, con l’uso di alcune chiavi di riserva, abbiamo aperto la porta e scoperto l’orribile realtà.”
Carlo Vicentini, 70 anni, era un rinomato urologo all’Aquila. “Siamo sconvolti. Non riusciamo a comprendere questa tragedia“, ha dichiarato il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia. “Il professor Vicentini era un medico competente e stimato, nonché un uomo gentile, sensibile e sempre disponibile. Aveva lasciato il lavoro circa un mese fa, dopo aver svolto un lavoro eccezionale presso il nostro ospedale, nel reparto di urologia a gestione universitaria. Dopo il suo pensionamento, il reparto era tornato sotto la gestione ospedaliera, ma aveva continuato a operare secondo il grande lavoro da lui impostato. Era un medico molto richiesto sia in Teramo che in altre regioni italiane.”